RISCHIO
Il sistema periodico
di P.Levi
Cos’è il rischio? Come lo percepisce l’uomo? È possibile prevenirlo? In che modo se n’è
parlato in filosofia? Nell’ingegneria è presente il rischio?
Per elaborare il concetto di rischio ci siamo
posti queste domande e abbiamo cercato le risposte attraverso la lettura de Il sistema periodico di Primo Levi, il
pensiero di alcuni filosofi contemporanei e l’analisi di casi
ingegneristici.
Introduzione
Il rischio è un elemento partecipe nel lavoro di un
ingegnere, va quindi esaminato durante la stesura di un progetto in modo tale
da evitarlo.
Il rischio è tale se compaiono all’interno di un fenomeno tre
componenti:
·
il periculum, ovvero un evento che causa
uno o più danni
·
l’alea, la componente statistica non
prevedibile
·
la discrimen, cioè la necessità di operare
una scelta
se sono presenti questi tre aspetti allora c’è rischio e se
c’è rischio potrebbe esserci danno.
Pericolo, variabile aleatoria e discrezionalità devono essere
considerati contemporaneamente, solo così c’è la possibilità di valutare e
prevenire un eventuale rischio.
Il compito dell’ingegnere è quello di ideare progetti che
fruiscano all’uomo senza poter provocare un danno.
Dove può intervenire l’uomo per evitarlo? Sulla discrimen.
L’ingegnere deve saper scegliere il materiale più adatto, valutare il luogo in
cui posizionare il frutto del progetto, stabilirne i limiti e così via.
Ma la scelta deve essere conforme alla consapevolezza del
singolo nei confronti dei rischi che possono eventualmente presentarsi nel suo
approccio con la machina. Ed è
proprio dalla scelta che si opera che entra in gioco la responsabilità: una
volta che prendiamo una scelta ne siamo responsabili e rispondiamo di eventuali
errori. L’esperienza, che fa maturare in noi anche una nuova consapevolezza del
progetto e del contesto che ne sta attorno, cambia le scelte che decidiamo di
prendere.
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